lunedì 12 ottobre 2009

Ma dove andate se non avete mani per sognare?

Un titolo che è un canzone, un titolo che è una provocazione; un invito a fermarsi e pensare. La sagra mele
miele compie quest’anno 20 anni. E li compie con spirito di giovinezza e rinnovamento, ma con lo sguardo
fisso alle sue origini. La sagra è nata con l’intento di promuovere e far conoscere i frutti della terra e il
risultato del lavoro dell’uomo. Prodotti curati con passione e creatività artigiana. I prodotti che nascono
dall’unione della natura con la passione e il lavoro dell’uomo. Oggi si va sempre di corsa, si fa tutto di fretta;
si produce in serie; a volte l’impressione è che il mondo venga mossa solo da due mani su una tastiera e
davanti ad un monitor. Ma per fortuna le macchine non vanno da sole e soprattutto contano le mani che
schiacciano i tasti. Le mani che sanno sognare, il cuore che ci sta dietro le mani.
I buoni frutti in agricoltura devono crescere con i tempi giusti, devono maturare, anche una scultura deve
prima essere immaginata . Tutto quello che nasce prima deve essere pensiero, creazione. Qualcuno la
desidera e la fa diventare realtà;
Mani che vangano la terra, che curano le forme di formaggio, che seminano, che scolpiscono; mani che
impastano, che cucinano; mani che dipingono, che scrivono poesie, che creano musiche su tasti neri e
bianchi. Mani che sudano. Che hanno dietro un cuore che esprime tutto quello che ha dentro e che vuole
raccontare..e fare “gustare” ad altri.
Questa è in breve l’idea che sta alla base della Sagra melemiele 2009. L’intento di sottolineare e ribadire
con forza quello che è stato il pensiero che ha dato vita a questa sagra, venti anni fa. La consapevolezza del
valore della terra e del lavoro dell’uomo; la bellezza dell’impegno e della passione; della fantasia e della
creatività che ci sono dietro… ad una poesia come ad una bella mela matura!

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